L’esperienza a 360° nei progetti di Emergency in Iraq

Contenuto del video Un viaggio a 360° nel campo di Ashti, nel nord dell’Iraq, dove milioni di persone in fuga dalla guerra hanno trovato rifugio.
Qui Emergency garantisce cure mediche a profughi e sfollati. Gianmarco Gaviani e Marco Porotti hanno realizzato per Emergency, con una telecamera particolare, delle riprese a 360°, che consentono allo spettatore di visitare in modo estremamente realistico il campo rifugiati all’interno del quale Emergency opera dal 2016. Durante tutto il video lo spettatore è guidato da Murad, un ex paziente amputato di Emergency, che insieme alla sua famiglia abita in una tenda all’interno del campo di Ashti.visori 700x467
Emergency in Iraq – Il Campo di Ashti Emergency è In Iraq dal 1995. Abbiamo iniziato curando le vittime delle mine antiuomo nei nostri due ospedali di Sulaimaniya ed Erbil, che abbiamo consegnato nel 2005 alle autorità locali. A Sulaimaniya continuiamo a gestire il Centro di Riabilitazione, fondato nel 1998, dove costruiamo protesi e organizziamo corsi di formazione professionale per favorire il reinserimento delle persone che hanno subito amputazioni nelle loro comunità. Nel 2014, abbiamo aperto centri sanitari all’interno dei campi profughi allestiti nella regione del Kurdistan Iracheno per accogliere rifugiati siriani e sfollati interni. Tra il 2013 e il 2016, oltre 3 milioni di rifugiati e sfollati interni hanno cercato rifugio in Kurdistan. I Centri sanitari di Emergency attualmente presenti in Iraq sono sei: quattro nell’area di Arbat e due nell’area di Kalar. Abbiamo due cliniche nei campi di Qoratu e Tazade, nell’area di Kalar, e uno nel campo di Ashti, nella zona di Arbat. Nel 2016 abbiamo aperto una seconda clinica nel campo di Ashti, dove ormai vivono quasi 17mila persone. Alcuni campi sono ormai diventati insediamenti permanenti, dove le famiglie si sono organizzate per rimanere a lungo. In questo contesto le cliniche di Emergency, oltre ad un luogo di cura sono in qualche modo diventate anche luoghi di aggregazione. Insieme all’assistenza sanitaria di base, in tutti i nostri centri sono presenti ostetriche e ginecologhe ed è attivo un programma di vaccinazioni. I medici e gli infermieri locali che lavorano nei centri, spesso vengono selezionati tra gli abitanti dei campi..